CNR: Pozzetti di refrigerazione
Bisogna pensare all’innovazione non quando è ormai inevitabile, ma quando è possibile
Quando si parla di alimenti, uno degli elettrodomestici di cui è impossibile fare a meno è senza dubbio il frigorifero. Un apparecchio che ha consentito, nel corso degli anni, di far calare in maniera considerevole il numero di patologie legate alle intossicazioni alimentari.
Il frigorifero è infatti elemento indispensabile per la corretta conservazione del cibo, soprattutto quando si tratta di alimenti delicati. E quindi è indispensabile saper scegliere il meglio in base alla propria necessità.
L’avanzare della tecnologia ha portato sul mercato svariati modelli, migliorando i prodotti e declinandoli sulle esigenze più specifiche. Risulta importante affidarsi a specialisti del settore per effettuare la scelta più adeguata. Ancor di più quando si tratta di settori molto tecnici, come quello ittico.
L’azienda irpina Pluris ha risposto con successo alle necessità avanzate dal CNR di realizzare un frigorifero a pozzetto che avesse refrigerazione autonoma pe le esigenze dei pescherecci, mettendo a punto e realizzando un progetto in partnership con Desmon, leader mondiale nel campo della refrigerazione.
Lo studio preliminare ha richiesto l’individuazione di una valida soluzione per preservare la qualità degli alimenti e garantire una migliore pianificazione e ottimizzazione dei trasporti attraverso un sistema di refrigerazione autonomo.
L’importante era che il frigorifero fosse capace di accumulare energia termica in assenza di energia elettrica. Il pozzetto, infatti, doveva garantire una distribuzione della temperatura in maniera uniforme affinché il ciclo di vita degli alimenti fosse il più lungo possibile. E, inoltre, una riduzione della dispersione termica e dell’autonomia del frigorifero in assenza di alimentazione elettrica per un tempo variabile.
Per rispondere alla necessità del CNR, il progetto ideato da Pluris ha garantito la presenza di alcune importanti caratteristiche: una refrigerazione immediata post-pesca; l’assenza di ventilazione; una temperatura stabile priva di fluttuazioni tipiche delle celle convenzionali; un’umidità relativa superiore al 95% ; l’eliminazione delle manipolazioni intermedie e, infine, la continuità della catena del freddo.
Tutto ciò per offrire una molteplicità di vantaggi: la refrigerazione in mare del pescato, l’uccisione per ipotermia del pesce da itticoltura, la riduzione dei consumi di energia per la refrigerazione, minori investimenti e assoluta flessibilità operativa. Il frigorifero a pozzetto con refrigerazione autonoma progettato da Pluris e realizzato da Desmon è la soluzione ideale per pescherecci, come in questo caso, ma anche per ortofrutticole che intendono spedire il frigorifero con tutto il suo contenuto.
L’innovazione principale consiste nel garantire la distribuzione della temperatura uniforme con gradienti verificati dell’ordine di +/-0,3°C, ottenuti grazie a speciali piastre contenenti soluzione eutettica ad alte prestazioni. Al fine di allungare il ciclo di vita dei prodotti alimentari, rispondendo alle importanti e necessarie esigenze di qualità e sicurezza alimentare delle ditte produttrici, dei rifornitori e dei consumatori finali.